Il borgo dimenticato di Rocchetta Alta

Un luogo abbandonato può esserlo davvero da sempre e per sempre? Perché molte persone sono attratte da questi posti, dove “sembra” che il tempo si sia fermato? E se in realtà non fosse esattamente così…

Ascoltando con più attenzione ci si accorge che ogni roccia, porticato, asse di legno, ha qualcosa da raccontare.
L’Italia e il mondo sono ricchi di questi borghi denominati “fantasma”, tesori tutti da scoprire. Ogni buon appassionato sa che essi racchiudono in sé qualcosa di affascinante e misterioso, all’apparenza terrificante, ma dopo tante avventure noi di Bea & Dante’s Adventures sappiamo che proprio questa magia li avvolge e rende tutto ancora più unico. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di condividere con voi il nostro viaggio nel borgo di Rocchetta Alta in Molise.

“Nella flebile luce dorata del tramonto, il nostro primo incontro: un falco sorvola la collina all’ombra delle maestose Mainarde, scruta il nostro drone che immortala dall’alto ciò che resta di questo luogo.
Decidiamo di iniziare la scoperta con scarpe da trekking e macchina fotografica alla mano. Il silenzio e la quiete ci pervadono, i nostri occhi colgono i dettagli illuminati dal sole che sta per scomparire all’orizzonte.

Troviamo resti di chiese, del municipio e della scuola, dei muretti che chissà quante persone hanno usato nei secoli per tirar il fiato durante la salita verso le proprie dimore, case semi distrutte, molte delle quali con porticine di legno incrinate e tetti andati in rovina, notiamo mobili, vecchie sedie di paglia, suppellettili e brocche impolverate dalla patina del tempo che scorre inesorabile.

Alla fine della nostra salita giungiamo in alto laddove si trova ciò che fu il Castello Battiloro, un rudere imponente che si staglia al di sopra di questo magico Borgo Fantasma risalente al XII secolo. Benchè si ipotizzi che il primo nucleo del paese sia sorto ben prima della fondazione del maniero stesso, una certezza è invece che a causa della geomorfologia del territorio, gli abitanti del luogo, negli anni abbiano vissuto periodi molto difficili, dovuti a terremoti, continue frane ed in ultimo ai drammi della seconda Guerra Mondiale, a causa di ciò col tempo quasi tutti si spostarono nella valle limitrofa, lasciando dietro di sé i propri ricordi insieme ad un lungo e ricco passato, lo stesso passato che attraverso il nostro lavoro cerchiamo di illuminare con delicatezza ed attenzione ai dettagli, come quel raggio di sole che al tramonto ci ha mostrato la via durante la riscoperta del fantastico Borgo di Rocchetta Alta.”

Bea